Resistere sempre

Una delle cose che sto imparando in specializzazione (e non l’avrei mai immaginato) è la capacità a resistere agli insulti di qualcuno.  Questo non te lo dicono quando ti iscrivi all’università.  Ti inserisci in un reparto alla ricerca di un maestro da seguire, e poi finisci quasi per odiarlo. Al termine degli interventi,  mentre sei ancora lì accanto al paziente,  ti rendi conto che sei stato capace di restare impassibile di fronte a un offesa, anzi, se tutto si è limitato alle parole ti è andata anche bene,  perché ti viene in mente quel collega che si è ritrovato ad essere preso a “martellate” con qualche ferro sulle dita, immobili perché reggevano un divaricatore; o di quella collega che si è tagliata col bisturi perché chi l’ha usato l’ha poi lanciato sul campo operatorio incurante delle altre mani che si trovavano nei paraggi.
Resistere (alle offese) sempre, mollare (i ferri) mai.
Di fatto questo è un motto che anche inconsciamente ci portiamo dentro, sempre e comunque.
Resta il fatto che forse avrei voluto saperlo prima che un giorno l’arrogante indole che è in me si sarebbe trovata a dover tacere…